In poche parole


Dal 1959 l’Istituto Biblico Evangelico Italiano serve le chiese evangeliche italiane affiancandole nella formazione dei credenti tramite molteplici approcci e strategie, per essere preparati per servire.

Il cuore dell’IBEI è il programma formativo accademico che associa alla crescita cognitiva lo sviluppo del carattere e delle competenze, nel contesto comunitario: conoscere, per essere, per servire… insieme! L’IBEI offre titoli di studio accreditati a livello europeo dalla ECTE perché desidera dare una formazione di qualità e l’opportunità agli studenti di continuare la propria preparazione al servizio in altre scuole.

Tramite il programma formativo di base e le pubblicazioni, l’IBEI raggiunge anche coloro che desiderano avviarsi in un percorso di formazione di base e crescere nella propria fede e nelle proprie capacità di servizio.L’IBEI è un Istituto interdenominazionale, con valori dottrinali, etici e didattici ben definiti. I docenti e lo staff che servono all’IBEI sono motivati dall’amore per il Signore e per il progresso del Vangelo.

La nostra storia

La storia dell’IBEI risale al 1959 quando una missione americana, la Greater Europe Mission (GEM) iniziò questa attività a La Spezia. Nel 1961 si trasferì a Roma in zona Montesacro, dove, sotto la guida dei missionari Royal Peck e Bernard Oxenham si sviluppò fino al suo trasferimento nella sede attuale nel1982, un casale del ‘700 ristrutturato in mezzo alla campagna romana.

Seguendo l’esempio delle altre scuole bibliche fondate dalla GEM in Europa, fin dal suo inizio l’Istituto Biblico Evangelico (IBE), come si chiamava allora, voleva essere una scuola “interdenominazionale” che offriva i suoi servizi a tutte le chiese evangeliche che volessero usufruirne, per cui i primi studenti e personale dell’IBE provennero da chiese di varie denominazioni evangeliche.

L’inserimento dei primi missionari in chiese locali “dei fratelli”, grazie ai rapporti che si erano creati durante il loro primo periodo in Italia, stabilì un contatto e un feeling speciale con questo gruppo di chiese senza che questo esprimesse una assimilazione o identificazione con loro, rimanendo IBE un’opera missionaria americana.

All’inizio degli anni ’80 venne deciso di rendere l’IBE un’opera meno “straniera” e più “italiana” creando una associazione che ne rispecchiasse il carattere nazionale. Di conseguenza, in accordo con la GEM, nel 1983 venne fondata l’Associazione “Istituto Biblico Evangelico Italiano” (IBEI) composta da fratelli italiani che godevano della fiducia delle rispettive chiese e denominazioni con i quali l’IBE già collaborava (“fratelli”, battisti, mennoniti, missioni indipendenti ecc.).

Questo portò ad un maggiore collegamento e scambio con l’ambiente delle chiese evangeliche “dei fratelli” e alcune chiese battiste che, pur non essendo denominazioni di appartenenza dell’IBEI, storicamente furono l’ambiente principale di riferimento, lavoro e servizio. Da questi ambienti sono provenuti la maggior parte degli studenti e del personale docente e non docente, grazie ai quali l’IBEI ha sviluppato e ampliato la sua opera.

Grazie alle sue origini missionarie, nel corso degli anni molto del personale docente è stato costituito da missionari stranieri, la maggior parte statunitensi, che operavano in Italia, anche a causa degli standard accademici europei richiesti per la formazione teologica. Gradualmente la percentuale di docenti italiani qualificati è cresciuta e questo ha contribuito a rendere l’IBEI sempre più italiano, non solo dal punto di vista strutturale, ma anche da quello funzionale e della docenza.

Nel 2019, costruendo sulle esperienze e conoscenze acquisite in vari decenni, e riconoscenti al Signore per la sua fedeltà, l’IBEI ha riaffermato le sue radici interdenominazionali e la sua chiamata di servire tutte le chiese evangeliche italiane, come evidente dai nostri valori dottrinali, dal contenuto didattico, e dalla varietà ecclesiale del corpo studentesco e degli insegnanti. 

La nostra Missione

La visione dell’IBEI è di essere una scuola aperta e a disposizione di tutte le chiese evangeliche italiane per svolgere un servizio di formazione per la crescita della chiesa in Italia in vista della propagazione della Buona Notizia della salvezza per sola grazia mediante la fede in Gesù Cristo, contribuendo così a realizzare il mandato di Gesù: “Andate e fate miei discepoli tutti i popoli … insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate…”. L’IBEI è dunque un ministero interdenominazionale e considera la Bibbia come autorità e riferimento assoluto per quanto riguarda questioni di fede, etica e morale.

Il nostro motto è “Preparati per servire”, che sintetizza la nostra missione di affiancare le chiese evangeliche nella formazione dei credenti, favorendo l’ampliamento e l’approfondimento delle conoscenze biblico-teologiche, lo sviluppo delle capacità pratiche e specifiche dei singoli studenti, la crescita del carattere e delle relazioni nel contesto comunitario e per un servizio nel contesto comunitario, con un’enfasi sull’insegnamento della Parola di Dio, per attuare il principio di 2 Timoteo 2:2: “Le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli… i quali siano anche capaci d’insegnare altri”.

Per adempiere alla sua missione, l’IBEI offre vari percorsi formativi:
a livello basilare, attraverso i corsi di introduzione alla Bibbia IBEI-​Emmaus
a livello accademico, attraverso la Scuola Residenziale, la Scuola Telematica, le Scuole Succursali, la Scuola a Distanza.
Offre inoltre conferenze/seminari di vario genere e l'editoria, occupandosi in particolare della rivista teologica Lux Biblica.

L'associazione

L’ “Associazione IBEI”, stabilita come tale nel 1998, è composta da soci membri che condividono e sostengono il ministero dell’IBEI partecipando all’Assemblea Generale che si svolge una volta all’anno.

L’Assemblea elegge il Consiglio di Amministrazione, attualmente composto da:

  • Daniele Salini (Presidente)
  • Fabio Montanari (Vice presidente)
  • Emmanuel Giuni
  • Adino Genta
  • Emilio Speciale
  • Mark Oden
  • Stefano Bogliolo
  • Daniele P. Pasquale

Il Consiglio nomina il Comitato Esecutivo, che attualmente è composto da:

  • Presidente: Daniele Salini
  • Preside: Daniele P. Pasquale
  • Responsabile amministrativo: Adino Genta
Valori dottrinali, etici e didattici
Valori Dottrinali

L’orientamento dottrinale dell’IBEI, che fa riferimento alle dichiarazioni di fede dell’Alleanza Evangelica Italiana, esprime i punti cardine della fede cristiana dei quali è richiesta la condivisione da parte dei soci dell’Associazione IBEI, dal personale docente e non docente, la cui vita deve rifletterne i contenuti, e che devono essere accettati dagli studenti.

Basandoci su tali dichiarazioni di fede e in accordo con le verità fondamentali del cristianesimo biblico crediamo:

  •  …che le Sante Scritture, nel canone riconosciuto dal cristianesimo evangelico, ci sono state date da Dio, sono divinamente ispirate ed infallibili. Come Parola di Dio esse sono la nostra suprema autorità in ogni materia di fede e di condotta (2 Ti. 3:16; 2 Pi. 1:21; Mt. 24:15; Sl. 119:105).
  •  …in Dio, uno, eternamente esistente in tre persone: Padre, Figlio e Spirito Santo (Sl. 102:27; Mt. 28:19; Gv.5:7).
  • …nel nostro Signore Gesù Cristo, unico mediatore, Dio manifestato nella carne, nato da Maria vergine, vero uomo ma senza peccato, nei Suoi miracoli divini, nella Sua risurrezione corporale, e nel Suo ritorno in potenza e in gloria (Cl. 2:18; Is. 7:14; Eb. 4:15; At. 2:22; 1 Pi. 3:18; Mr. 16:19; 1 Ti. 2:5; Lu. 21:27; Gv.4:30,31).
  • …che, a causa del peccato, l’intera stirpe umana è corrotta e perduta, e che l’uomo, peccatore e perduto, può essere salvato soltanto per mezzo della morte espiatoria e della risurrezione del Signore Gesù Cristo – mediante la fede e non per opere – e dalla rigenerazione operata in lui dallo Spirito Santo (Ro. 5:12; 1 Pi.1:19,20; 1 Pi.1:19,20; Ro. 10:9; Ef. 2:8,9; Tt. 3:5).
  • …nella Persona dello Spirito Santo, il cui ministero è quello di glorificare il Signore Gesù Cristo, di convincere il mondo di peccato, di impartire la vita al peccatore che si ravvede e crede in Cristo, e dimorare in comunione con il credente, santificandolo per mezzo della verità, e dandogli la forza di vivere una vita santa, di testimonianza e di servizio per il Signore Gesù Cristo (Gv. 16:13,14; 16:8; 6:63; 1 Gv. 5:1; Ro.8:9; 1 Pi. 1:2; At. 1:8).
  • …che la Chiesa è composta da tutte quelle persone che, avendo creduto in Cristo per la loro salvezza, ed essendo state rigenerate dallo Spirito Santo, sono spiritualmente unite nel corpo di Cristo, di cui Egli è Capo (At. 2:47; 1 Co. 12:24-27; Cl. 1:8).
  • …nella corporale risurrezione di tutti i morti; dei credenti a vita eterna e benedetta con il Signore, e degli increduli a giudizio e ad eterna punizione (Gv. 5:28,29; 1Ts. 4:16,17; Ap. 20:11-15).

L’insegnamento teologico all’IBEI ha come autorità finale e costante riferimento la Bibbia, interpretata secondo un criterio ermeneutico letterario-storico-grammaticale basato sulla comprensione dell’intento degli autori originari del testo. Il riferimento costante alla Scrittura è fondamentale per discernere fra la Verità rivelata e le tradizioni ecclesiali, le esperienze umane e i ragionamenti intellettuali che, pur contribuendo alla comprensione biblica e alla fede personale, rimangono sottomesse alla Scrittura.

Questo approccio all’insegnamento si prefigge di mettere gli studenti in grado di comprendere le verità bibliche, di riconoscere le difficoltà esegetiche e di radicare e approfondire le proprie convinzioni teologiche senza orientarli denominazionalmente. Le diversità di posizione e/o interpretazione di punti che esulano dai succitati valori dottrinali sono affrontate con l’intento di far riflettere gli studenti sulle ragioni di tali diversità affinché maturino delle posizioni proprie (1 Pietro 3:15; Tito 1:9) mettendoli in grado di argomentarle, analizzarne la fondatezza e distinguerne la rilevanza per difendere la verità del vangelo da contaminazioni spiritualiste, razionaliste e filosofiche non bibliche. Di conseguenza, nella trattazione di argomenti sui quali nel mondo delle chiese evangeliche non esiste uniformità di vedute, i docenti aiuteranno gli studenti a saper discernere l’effettiva importanza delle varie questioni dottrinali.

Nella Bibbia stessa coesistono aspetti dottrinali che sono di primaria importanza (Matteo 23:23; 1 Corinzi 15:3) e altri d’importanza secondaria che possono essere schematizzati in cerchi concentrici che differenziano gli assoluti della fede Biblica, le proprie convinzioni (importanti a livello di chiesa locale), le proprie opinioni, le proprie inclinazioni e infine le domande riguardo a questioni ancora non risolte.

L’inserimento di una questione teologica in una di queste categorie deve tenere conto della chiarezza e frequenza con cui l’argomento è trattato nella Bibbia, della pertinenza al messaggio del Vangelo, del consenso ampio tra credenti (passati e presenti) e dell’effetto sul cammino di fede personale ed ecclesiale.

La capacità nel saper distinguere tra gli assoluti della fede Biblica e le altre categorie proteggerà sia dal compromettere le verità fondamentali sia dal creare inutili divisioni per questioni periferiche.

Valori Etici

Avendo come base di riferimento i valori dottrinali, nell’attuazione delle sue iniziative e attività didattiche, l’IBEI abbraccia e promuove i seguenti valori etici:

  • Santità e Maturità
    Crescita nella propria santità, ovvero nelle proprie virtù morali e nella propria consacrazione a Dio, tramite lo studio, il servizio pratico e l’interazione comunitaria. Tale crescita deve essere equilibrata, coinvolgere l’intera persona e avere come risultato una solida maturità personale.
  • Unità e Comunità
    Apprezzamento della vastità e delle ricchezze della famiglia di Dio a livello globale, inclusa la propria identità ecclesiale. Tale apprezzamento deve portare ad un vero amore per la Chiesa, a una sensibilità verso i bisogni delle chiese locali e ad una crescita nei rapporti nella chiesa locale e fra le chiese locali.
  • Fedeltà e Attualità
    Conoscenza della Bibbia e amore per essa portano a ragionare in modo biblico e ancorato alla Scrittura. Per essere “sale e luce” in questo mondo la fedeltà alla Bibbia deve manifestarsi anche in un vivo coinvolgimento nell’attuale società nella quale viviamo.
  • Capacità e Utilità
    Acquisizione della visione e delle capacità necessarie per un servizio propositivo utile ed amorevole, sia a livello locale che globale. Tali competenze devono essere sviluppate tenendo conto dei doni spirituali (carismi) e naturali individuali e alla luce dei bisogni delle chiese locali e dell’opera missionaria.
  • Qualità e Carità
    Una formazione di qualità per raggiungere gli obiettivi fissati che deve manifestarsi nel rigore accademico, nella preparazione del personale docente e non, nel servizio pratico e nell’impegno ad amare gli studenti e le chiese.
Valori Didattici

Dal momento che la vita cristiana è caratterizzata dalla crescita in svariati ambiti, l’IBEI adotta come approccio alla formazione il modello delle “Quattro C” con lo scopo di favorire una crescita equilibrata degli studenti. 

Questa filosofia didattica, centrata sui valori dottrinali ed etici, si riflette nella formulazione degli obiettivi di ogni Attività d’Apprendimento che tendono a stimolare, in svariati modi, quattro fondamentali aspetti della vita per favorire una crescita più olistica, avendo come elemento ispiratore e unificante la propria relazione con Dio.

  • Crescita nella Conoscenza - La crescita nella conoscenza pervade tutta la Bibbia e sottintende la necessità di un testo di riferimento che riveli all’uomo ciò che deve sapere di Dio: la Bibbia stessa. Nel concetto ebraico la conoscenza non è solamente teorica, ma sperimentale, per cui l’acquisizione dei contenuti biblici e teologici deve portare a poter ragionare biblicamente e teologicamente. Tale capacità non è innata, e va sviluppata per applicare i contenuti alla vita quotidiana.
  • Crescita nel Carattere - Per una vera spiritualità la conoscenza è una “condizione necessaria ma non sufficiente”. Uno dei suoi scopi finali è un cambiamento del carattere, lo sviluppo delle virtù morali, nell’ottica del proprio rapporto con Dio e con il prossimo, stimolando il desiderio di perseguire ciò che è giusto e buono.
  • Crescita nelle Capacità - La volontà di Dio è che la Chiesa e i credenti Lo servano utilizzando le loro capacità nell’ambito per il quale hanno ricevuto un dono specifico. Questo implica servire il Signore nel miglior modo possibile continuando a sviluppare le proprie capacità per arrivare alla eccellenza, senza fermarsi ad una mediocrità.
  • Crescita nella Comunità - L’aspetto comunitario sottolinea l’enfasi relazionale che la nostra intera crescita deve avere. Questo appare in modo esplicito in tutto il messaggio biblico dove il cristiano non è mai pensato svincolato dal contesto della chiesa locale e della società civile, ambito nei quali deve vivere il suo servizio di testimonianza ed esercitare i suoi doni.